Napoli all'avventura

Ben arrivati esploratori rider!

Se siete giunti fin qui vuol dire che la vostra ricerca è orientata verso la città di Napoli.

Inutile negare che si tratterà sicuramente di un viaggio avvolto da un mix di storia millenaria,

arte ribelle e angoli nascosti che raccontano di rivoluzioni, passioni e misteri.

Se sei un esploratore urbano, un appassionato di street art o un amante dei percorsi fuori dagli schemi, questa è la città perfetta per te.

Tra vicoli intrisi di storia, murales giganteschi, scalinate mozzafiato e catacombe millenarie, ecco un itinerario per veri avventurieri.

Arrivo a Napoli...

Una volta giunti al porto sarà fondamentale per voi fare un pieno di energia perchè la vostra prima tappa è La Pedamentina, ovvero ben 414 scalini che collegano Castel Sant’Elmo a Spaccanapoli, attraversando orti e terrazze panoramiche. Per essere davvero pronti a questa prima sfida a mio avviso una bella sfogliatella calda e soffice sicuramente vi darebbe uno sprint senza eguali. Allor dunque perchè non soffermarsi in un bar vicino e assaporare l’aria ancora ricca di salsedine e le bontà che la tradizione napoletana ha da offrire. 

Ora sì che si è pronti a partire! 

Iniziamo guardando Napoli dall'alto...

Bene questa prima parte metterà alla prova la vostra resistenza, dal porto costeggerete il Maschio Angioino, una vera e propria fortezza molto grande e al contempo molto suggestiva, continuate lungo dirigetevi verso Piazza Municipio ammirando la meravigliosa Fontana del Nettuno, quindi prendete la metropolitana di Via Toledo, una delle più belle, esempio di architettura moderna ed arte sotterranea. Grazie ad essa in pochi minuti sarete a Montesanto e di lì in pochi passi ai piedi della Pedamentina, bene ora si sale! so che avrete il panorama alle vostre spalle ma so anche che vi fermerete a prendere fiato e con la scusa ad ammirare il meraviglioso quadro che si apre dinanzi a voi. 

Una volta in cima, fieri di aver superato la prima sfida, una passeggiata nei giardini pensili della Certosa, la sua bellezza ed il Chiostro vi ruberanno un pò del vostro tempo. Se volete poi proseguire fino a Castel Sant’Elmo, che è proprio alle vostre spalle, ciò dipenderà solo da voi e dalla vostra forza, anche se io un pensierino ce lo farei. Ovviamente ora che tocca scendere nuovamente potete farlo con la funicolare che vi porterà ad un’altra fermata altrettanto importante “Piazza Dante”, meglio risparmiare le energie per la prossima sfida. Ovviamente nulla vi vieta di fare il percorso al contrario nel caso non siate allenati e pensiate che in salita per voi la scala risulti troppo faticosa.

Prossima sfida...

Ora però dobbiamo pensare alla prossima sfida che non sarà da meno…

Da Piazza Dante attraversate Port’Alba, un’antica porta della Città di Napoli, per giungere sino a Via dei Tribunali. 

Lungo il percorso potrete ammirare il Murales di Maradona di Mario Casti ed il busto di Pulcinella, quest’ultima è un’opera realizzata in bronzo, creata nel 2012, alta un metro e venti e posata su un basamento di pietra. Oggi la statua è diventata una tappa fissa per i turisti e per i napoletani più superstiziosi perchè considerata un vero e proprio portafortuna. Arrivati fin qui sicuramente la fame inizierà a farsi sentire qui in Piazza San Gaetano avrete molta scelta, ma se posso suggerirvi qualcosa io opterei per un assaggio di street food napoletano, come la Pizza al Portafoglio o la Pizza Fritta oppure un Cuoppo di frittura di mare… certo tutte cose leggere ma non vi preoccupate la prossima tappa vi farà smaltire tutte le calorie.

Rione Sanità

Sì perché se fino a qualche momento fa eravate nella parte più alta, ora tocca  scendere nei sotterranei della città con una visita di Napoli Sotterranea. 

Un luogo sfiderà sia la vostra resistenza che la vostra immaginazione, vi sembrerà di rivivere nel passato attraversando cunicoli stretti e scalinate ripide. 

Dopo la visita dal cuore popolare di Napoli ci si sposta in un quartiere che è un mix perfetto di bellezza e decadenza, di storia e ribellione: il Rione Sanità. Questa zona della città infatti ha un forte passato ma ha anche cercato con tutte le sue forze di riemergere. Camminando lungo Via Sanità potrete ammirare il Palazzo dello Spagnolo e Palazzo Sanfelice. Due gioielli del barocco napoletano con scale scenografiche così imponenti da essere state usate come set cinematografici.

Il Murales di Bosoletti e Tono Cruz: qui troverai “RESIS-TI-AMO” e “Luce”, due opere che parlano di speranza e resistenza ed il Murales dell’uomo in catene di Zilda, dentro Palazzo Sanfelice, un'opera che sembra un antico affresco, ma che in realtà è street art contemporanea. 

Magari ora una piccola sosta in una delle rinomate pasticcerie della città ci sta proprio bene.

Da Poppella potete addolcire la bocca e di lì a pochi passi alzate gli occhi per ammirare un altro simbolo della città: il Murales di Totò e Peppino. 

Il vero cuore di Napoli batte sottoterra...

Come avete potuto vedere il vero cuore di Napoli batte sottoterra, ora potrete vedere le Catacombe di San Gaudioso per un altro viaggio nel tempo e nella spiritualità. Qui troverete inquietanti teschi incastonati nei muri, appartenenti a nobili del ‘600. Inoltre, durante la Seconda Guerra Mondiale, le catacombe furono usate come rifugi antiaerei. Chiudete gli occhi e immaginate il rumore delle bombe mentre centinaia di persone si nascondevano qui sotto.

Ora ci addentriamo nella Napoli più oscura, attraversando il “Miglio Sacro” potrete vedere l’’Acquaquiglia del Pozzaro. Qui magia, superstizioni, leggende si susseguono a fior di pelle e, a narrare il viaggio è proprio Vincenzo Galiero, il proprietario di questo basso napoletano «vascio» appartenente alla sua famiglia.

Qualche metro più avanti raggiungerete l’ultima tappa di questo viaggio: Il Cimitero delle Fontanelle è una grotta immensa, riempita da migliaia di teschi appartenenti alle vittime della peste e del colera. La leggenda racconta che qui nacque il culto delle “anime pezzentelle”, secondo cui adottando un teschio e pregando per la sua anima, si poteva ricevere protezione. Prova anche tu a cercare la testa del Capitano, un teschio leggendario che, secondo la tradizione, può esaudire desideri… se saprai guadagnarti la sua simpatia!

Ora che la vostra avventura è giunta al termine potrai ripartire dal porto con la metropolitana dalla fermata “Materdei” fino alla fermata “Municipio”, praticamente a due passi dal molo. 

Sono certa che sarai stanco ma allo stesso tempo carico di emozioni, suggestioni e bellissimi ricordi che magari ti faranno venir voglia di ritornare ancora.

Alla prossima avventura! 

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