Napoli in coppia

Arrivo a Napoli...

Sbarcare a Napoli è già uno spettacolo: il mare scintillante, il Vesuvio sullo sfondo, il via vai di barche che animano il Golfo. Appena scesi, l’aria profuma di salsedine e caffè, e la città si apre davanti a te con tutto il suo fascino. 

Non posso fare a meno di darti un consiglio: prima di iniziare il tour, fermati in un bar e ordina un caffè espresso come un vero napoletano: "tazzulella e cafè", ristretto, intenso e servito bollente. Se vuoi una coccola in più, accompagnalo con una sfogliatella appena sfornata.

Proseguendo lungo il lungomare, la prima tappa è il Maschio Angioino, una delle fortezze più imponenti d’Italia. Questo castello medievale, voluto da Carlo I d’Angiò nel XIII secolo, ha ospitato re e regine, ed è stato teatro di battaglie e congiure.

Ti dirò di più: si dice che sotto il castello si trovino sotterranei segreti pieni di tesori e passaggi nascosti… Napoli è sempre un mistero da scoprire!

E’ vero che questo grande gigante catturerà la tua attenzione, ma non indugiare troppo… hai ancora tanto da vedere, gambe in spalla e si fa sul serio!

Proseguendo lungo il mare, si arriva in Piazza del Plebiscito, un luogo simbolo della città, con la sua forma maestosa e la Basilica di San Francesco di Paola che ricorda il Pantheon di Roma. Qui tutto parla di storia: dai Borbone ai Savoia, fino ai grandi eventi moderni. In questa piazza c’è una tradizione, che potresti provare a rispettare! Si dice che se chiudi gli occhi e provi ad attraversare la piazza in linea retta partendo da Palazzo Reale fino alla basilica senza sbagliare direzione, avrai fortuna… pochi ci riescono!

Passeggiando nella storia...

Percorrendo Via Chiaia, una delle strade dello shopping storico di Napoli, si arriva a due gioielli dell’arte e della cultura, primo fra tutti il Teatro San Carlo.

Il teatro lirico più antico d’Europa, ancora oggi tempio della musica classica. L’acustica qui è perfetta, tanto che si dice che anche un sussurro dal palco possa essere sentito in ogni angolo della sala.

Poi attraversando la strada la Galleria Umberto I. Un vero capolavoro dell’architettura ottocentesca: la cupola di vetro e ferro lascia filtrare la luce, creando giochi di riflessi spettacolari. Qui però non fermarti alle apparenze, c’è un lato segreto, entra nella Biblioteca Mondadori per accedere ai sotterranei della Galleria Umberto che racchiude opere e testimonianze della storia più recente della città, addirittura un Bar, semmai volessi dissetarti!

Ma ora proseguiamo salendo per Via Toledo, da cui si entra nei Quartieri Spagnoli, un dedalo di vicoli colorati, pieni di murales, panni stesi e voci che si rincorrono. Qui si respira la Napoli più autentica, tra botteghe storiche, edicole votive e ristorantini che profumano di ragù e parmigiana di melanzane.

Sicuramente da non perdere è il murale di Maradona a cui rubare uno scatto unico.

Una scoperta continua...

Usciti dai quartieri spagnoli, attraversando Corso Vittorio Emanuele, si sale fino alla Certosa di San Martino, un antico monastero che offre una delle viste più incredibili sulla città. Qui l’arte barocca incontra la tranquillità di un chiostro silenzioso, un contrasto perfetto con il caos della città sottostante.

Una volta giunti sin là non si può non visitare Castel Sant’Elmo, una fortezza medievale che domina Napoli dall’alto. Salendo sulle sue mura, la città si apre sotto i tuoi occhi in un panorama che lascia senza fiato.

Giunti fin qui, dopo una mattinata così intensa, è tempo di una pausa golosa.

A Napoli hai solo l’imbarazzo della scelta, perché Napoli è sinonimo di buona cucina, ma se proprio dovessi darti un consiglio ti proporrei di assaggiare il “Cuoppo di mare”, ovvero un cartoccio di frittura di pesce croccante, perfetto da gustare mentre passeggi.

Dove? beh discendendo dalla Certosa sicuramente nei Quartieri Spagnoli in cui troverai le migliori friggitorie per un street food napoletano d’eccellenza.

Ora che hai assaporato il mare torna alla storia di questa meravigliosa città scendendo di nuovo verso il centro storico, percorrendo Spaccanapoli, la strada che divide la città antica.